venerdì 6 ottobre 2006

Musica e pensieri

Per caso, il mattino presto, metti una mano cieca nella tua raccolta CD e prendi,
e scopri che tanto tempo fa ascoltavi qualcuno che leggeva poesie e le metteva in musica, altrimenti la musica resta solo un suono...

AD UNO IN PARADISO

Se potessi vedere il cielo dall'alto e la mia mente potesse essere libera come bianchi cavalli selvaggi che han raggiunto la riva, rimarrei solo e sorveglierei.
E se il cespuglio innanzi a me brucia, dovrei volgere lo sguardo altrove,
ma posso ancora ascoltare le voci così chiaramente come la luce del giorno.
Ho creduto ai miei sogni. Nulla poteva mutare la mia opinione.
Adesso so cosa significano. Come ho potuto essere così cieco?
Fredde sabbie del tempo
(Venti che soffiano tanto freddi quanto il ghiaccio, suoni che provengono dalla notte)
devono nascondere ciò che è rimasto di me?
(vengono dal Paradiso).
Ho varcato le porte del tempo quando nessuno osava.
(Parole che erano mie)
Ho visto nuvole a ciel sereno, quando una sola parola significava molto di più per me
(devono durare come la memoria) di tutto l'amore nel Paradiso.
Ho creduto ai miei sogni. Nulla poteva mutare la mia opinione, finchè ho scoperto che cosa significano. Nulla può salvarmi adesso.
"E tutti i miei giorni sono estasi, e tutti i miei sogni notturni sono dove i tuoi occhi scuri brillano e dove il rumore dei tuoi passi luccica in quali eteree danze, con quali eterne correnti".
(E.A.Poe)